XXIV CONGRESSO DELLA PONTIFICIA ACCADEMIA MARIANA INTERNAZIONALE

LA MADONNA DI FATIMA E
IL VATICANO II : DISACCORDO TOTALE

di frà Francesco di Maria degli Angeli

DEVOZIONE E CONTROVERSIE IN GERMANIA

SEMPRE nel “workshop” dei tedeschi, la vita e l’apostolato dell’abate Ludwig Fischer sono stati presentati durante una relazione preparata da Rudolf Kirchgrabner. Il professore Fischer fu il primo a diffondere il culto della Madonna di Fatima in Germania.

Dottore in teologia, professore di storia della Chiesa all’università di Bamberg, egli fu meravigliato dalla pietà dei pellegrini di Fatima quando ebbe modo di visitare il santuario per la prima volta il 12 e 13 maggio 1929.

Nel corso degli anni successivi, egli ritornerà più volte in Portogallo per indagare sulle apparizioni della Madonna e pubblicherà dei libri molto attendibili. Egli condurrà centinaia di conferenze in Germania, in Svizzera, in Austria, per far conoscere il messaggio della Madonna.

Fra Michel-Maria ha potuto rimettere a Padre Hauke un documento traendo due lezioni dalla vita dell’abate Fischer e delle difficoltà che aveva encontrato per far conoscere il messaggio di Fatima.

Il professore Fischer, direttore spirituale del convento del Buon Pastore di Monaco di Baviera, mostrava una devozione per la Beata Maria del Divin Cuore prima di entusiasmarsi per le apparizioni e le rivelazioni di Fatima. Il che mostra bene che esiste una continuità fra i due messaggi.

Di più, l’abate Fischer ebbe il privilegio di poter interrogare suor Lucia il 26, 27 e 28 settembre 1932. Cosi egli fu il primo storico ad essere informato del nocciolo del messaggio della Madonna.

CENSURATO DA MONS. DA SILVA

Tuttavia, il vescovo di Fatima , Mons. da Silva, gli vietò di divulgare questo contenuto.

Nel suo libro su Jacintha, del 1934, l’abate Fischer spiega : « Lucia avrebbe ancora una magnifica missione da adempiere. Non potro dire di più su questa missione ad essa confidata dallo Sposo Divino (Nostro Signore) soltanto il giorno nel quale il vescovo di Leiria riterrà ormai venuto il momento per questo. » (pag. 102)

Poi, il professore Fischer fa riferimento ad una parola di Lucia communicata dal Padre Aparicio : il 17 dicembre 1927, Lucia parlava a Gesù nel tabernacolo per chiedere in quale misura il Segreto doveva continuare ad essere mantenuto segreto.

« Di una voce molto chiara, Gesù ha fatto sentire alla veggente queste parole : « Mia figlia, scrivi quello che ti chiedono. Scrivi anche tutto quello che la Santissima Vergine ti ha rivelato nell’apparizione dove Essa ha parlato di... [sic] .

I puntini sono del professore bavarese che ometteva la fine della frase : « Essa ha parlato di QUESTA DEVOZIONE », cioè della DEVOZIONE RIPARATRICE DEI CINQUE SABATO DEL MESE , ed egli lo faceva in obbedienza all’ordine del vescovo.

L’abate Fischer continuava : « Questo è stato rivelato nel 1917 : Lucia ha chiesto che i tre fanciulli andassero in Cielo. La Santissima Vergine rispose : “Jacintha e Francisco, si, verrò fra poco a cercarli, ma tu, devi stare ancora qualche tempo quaggiù. Gesù vuole usare te per farmi conoscere ed amare... [sic] ».

Quello che segue era anche stato censurato dal vescovo. Ecco questa parola :

“DIO VUOLE STABILIRE NEL MONDO LA DEVOZIONE AL MIO CUORE IMMACOLATO. A CHI SARA DISPOSTO AD ABBRACCIARE QUESTA DEVOZIONE, PROMETTO LA SALVEZZA, QUESTE ANIMA SARANNO CARE A DIO, COME FIORI DISPOSTI DA ME PER ORNARE IL SUO TRONO”. 

Questo sarà svelato soltanto dopo la venuta dei castighi annunciati nel grande segreto.

IL CARDINALE FRINGS CONQUISTATO ALLA CAUSA DI FATIMA

Il professore Wolfgang Koch descrisse lo straordinario sviluppo della devozione al Cuore Immacolato, in Germania, dopo la guerra, allora che la parte Est del territtorio era occupato dai Russi.

Il cardinale Frings, nato in un ambiente liberale, ma obbediente a Pio XII, fu conquistato alla causa di Fatima durante il suo pellegrinaggio sul posto delle apparizioni nel 8 giugno 1952, « conquistato dall’acoglienza degli Portoghesi, dalla semplicità della pietà popolare e dallo studio dei fatti sul posto stesso, allora l’attitudine del cardinale Frings nei confronti di Fatima cambiarono totalmente. » (Barthas, FATIMA E I DESTINI DEL MONDO, pag. 66).

La strada mariale della Madonna di Fatima, che organizzava in seguito nella propria arcidiocesi di Colonia, dava un nuovo impulso di devozione e suscitò conversioni straordinarie. Si vedeva dei protestanti venire nelle chiese per pregare la Madonna di Fatima. La moglie di un pastore dichiarava ad uno prelato : « Senza Maria non c’è salvezza. Ne sono convinto adesso. Recito ogni giorno il rosario. »

Le strade mariane che viaggiarono allora in tutto il paese prepararono i Tedeschi alla consacrazione solenne di tutto il loro paese al Cuore Immacolato di Maria.

La supplica, indirizzata ai vescovi tedeschi dai capi dell’esercito azurro per ottenere la consacrazione di tutta la Germania al Cuore Immacolato di Maria, diceva bene quello che i devoti di Fatima avevanno in mente e speravano di questo : « I frutti di questa consacrazione dovrebbero contenere niente di meno che il rinnovamento della Germania nella fede, il ritorno dei Cristiani separati nella Chiesa [avete ben capito : il ritorno nella Chiesa, dunque a questa epoca, ci voleva il ritorno dei scismatici e degli eretici nel seno dell’unica Chiesa, la Chiesa Cattolica] , la vittoria sull comunismo ateo, la pace dei popoli e la libertà della Chiesa [Non si parlava della libertà religiosa, tale che è stata proclamata nel concilio Vaticano II, ma della libertà dell’unica vera religione, la religione cattolica], e anche la conversione della Russia e la reunificazione della Germania, allora divisa. »

C’è stato il cardinale Frings, presidente della conferenza episcopale tedesca, che pronunciò questa consacrazione il 4 di settembre 1954, in Fulda, durante una specie di congresso, chiamato « giornata dei cattolici ».

Egli rese conto dall’avenimento a Padre Balic, membro dell’accademia pontificale mariale : “Vi interesserà sapere che il 4 settembre scorso, I cattolici tedeschi hanno consacrato il loro paese al Cuore Immacolato delle Madonna, e che il pelegrinaggio che si svolge nel mio paese è divenuto un immenso successo e sia benedetto.»

Di più, l’episcopato tedesco ha voluto che questa consacrazione del 4 settembre 1954 sia pure pronunciata da tutti i parroci : fu consigliato, a tutte le parrochie di tutti i diocesi della Germania di adempire l’atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, l’8 dicembre 1954.

BISOGNA SCELIERE
FRA LUTERO E FATIMA

Questa consacrazione suscitava aspre proteste dalla parte dei luterani tedeschi.

Il se-dicente vescovo luterano Meiser, di Monaco di Baviera, ha mandato questo telegramma minacioso al cardinale Frings, il 3 settelbre 1954 :

« La notizia che il popolo tedesco deve essere consacrato al Cuore Immacolato di Maria ha fatto nascere in molti circoli della nostra comunità evangelica [che si pretendeva evangelica ma era di fatto luterana] una profonda preoccupazione. Noi ci vediamo nell’obligo di rimpiangere che, con questa promulgazione, la sensibilità religiosa della parte evangelica della popolazione, [a dire vero luterana] è stata ferita. Noi vi sappiamo legati al Verbo di Dio, senza conoscere alcun intermediario fra Dio e l’uomo.

Vorremmo chiedervi di smettere le promulgazioni abusivi che minacciano la pace confessionale in seno a nostro popolo ».

Da parte Sua, il presidente del Comitato centrale cattolico ricordava nel Suo discorso d’apertura della « Giornata dei Cattolici » :

« Una dona luterana, che non conosco, mi ha scritto che era preoccupata che noi vogliamo consacrare la Germania intera alla madre di Dio, allora che sappiamo che la maggior parte del paese è protestante ».

L’arcivescovo cattolico di Paderborn qualificava tutte queste critiche di « reazione spontanea avventata » (Norbert Trippen, JOSEPH CARDINAL FRINGS, t.1, ed. Ferdinand Schöningh, 2da ed. 2003, pag. 484).

Il luterano Meiser insisteva :

« È veramente l’insieme della Cristianità Evangelica di Germania che è stata inclusa nell’atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria. Dobbiamo, come cristiani evangelici i quali lo sappiamo sono uniti al solo Verbo di Dio, elevare una protesta pubblica contro questa consacrazione. »

La Sua opposizione era radicale : « Quando l’insieme della Germania è consacrata al Cuore Immacolato di Maria da un cardinale, non possiamo sentire la cosa di un altra maniera che di sentirla come una maniera per il rappresentante della curia romana di disporre di noi, cristiani evangelici, senza metterci al corrente e allora che noi non c’entriamo per niente, di disporre di noi per farci compiere un azione andando radicalmente contro la nostra fede e contro il nostro culto. » (Ibid., pag.486).

Invece, altri protestanti tedeschi, impressionati dai miracoli e dalle rivelazioni di Fatima, imboccavano la retta via della conversione al cattolicismo.

Citiamo l’esempio dell’appello di un gruppo di protestanti di Dresde, uscito nella rivista luterana SANTA :

« A Lourdes, a Fatima e anche il altri santuari mariani, una critica imparziale è posta di fronte a fatti soprannaturali, che sono in intima connessione con la Vergine Maria, sia con le Sue apparizioni, sia con le grazie miracolose domandate e ottenute mediante la Sua intercessione. E questi fatti sfidano ogni spiegazione naturale.

« Non sono Loro una prova che non si poteva rifiutare del ruolo importantissimo che Maria è chiamata a svolgere nei nostri giorni a nostro favore ?

« Se Maria parla al mondo per mezzo di apparizioni, questo non si puo fare che con la volontà di Dio. Sarebbe il colmo dell’irresponsabilità di ignorare la voce di Dio che per Maria parla al mondo e di sottrarci, soltanto perche Egli fa ascoltare la Sua voce soltanto attraverso la Chiesa cattolica. » (Rivista L’HOMME NOUVEAU, n° 253 del 15 marzo 1959).

LA CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO
DI MARIA ESCLUDE LA LIBERTA RELIGIOSA
.

Un pastore luterano in Neumarkt, nel Alto Palatinato, era virulente. Egli scriveva il 15 settembre 1954 all’ordinario dell’arcidiocesi di Cologna :

« In qualità di cristiano lutero-evangelico, io non posso riconoscere come solo mediatore tra Dio e gli uomini che non il solo ed unico Cristo. Ho espressamente richiamato nella mia lettera del 30 Agosto 1954, referandomi alla lettera ai GALATI, di essere escluso, me e mia sposa, dalla consacrazione al Cuore Immacolato di Maria. Noto che questa esigenza non è stata soddisfatta. Lo considero dunque come un attaco contro la mia libertà di fede e di opinione personale, e come un ostacolo all’articolo 4, paragrafo 1, della legge costituzionale. » (ibid.)

L’articolo 4, paragrafo 1, della costituzione tedesca, riguarda la libertà religiosa.

Così, la libertà sociale in matiera religiosa non si accorda con la consacrazione delle nazioni al Cuore Immacolato di Maria. Quando i Pastori della santa Chiesa cattolica consacrano una nazione al cuore Immacolato di Maria, negano e respingono, dal fatto stesso, la libertà sociale in materia religiosa.

Infatti, la consacrazione delle nazioni al Cuore Immacolato di maria implica di riconoscere il regno sociale dei santi Cuori di Gesù e di Maria, che esclude a sua volta la libertà sociale in materia religiosa.

Non dimentichiamo che questa libertà, fondata sulla dignità dell’uomo, è stata proclamata dal concilio Vaticano II.

Il cardinale Frings se stesso si è lasciato sedurre dal giovane teologo Ratzinger che aveva incontrato per la prima volta nel ottobre 1961. In seguito, il cardinale è divenuto un creatore primario della rivoluzione conciliare ed un nemico del dogma di Maria Mediatrice.

Invece di ricorrere all’intercessione del Cuore Immacolato di Maria per ottenere la conversione della Russia, i novatori del Vaticano II hanno disprezzato le domande della Madonna per piacere agli eretici luterani e dialogare con loro.

A contrario, il solo vescovo che ha richiamato al Concilio la consacrazione della Russia, Mons. Mingo, vescovo di Monreale, in Sicilia, si è pubblicamente impegnato nell’aula conciliare a combattere contro l’oecumenismo di Congar (il 27 novembre 1963) e chiedere la definizione del dogma di Maria Mediatrice (16 settembre 1964).

Giovanni Paolo II, il quale quando era giovane vescovo, era stato uno dei « pensatori » della riforma conciliare, fù molto sollecitato di compiere la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria. Orbene, nel 1980, egli ha risposto al cardinale Wyszinski che « questa consacrazione sarebbe considerata dai Russi come un’ingerenza negli loro affari interiori, che la giurisdizione del Papa abbraciava soltanto la Chiesa cattolica ; e che il Sovrano Pontefice non era il Papa di tutti gli uomini ». Il cardinale Wyszinski gli ha fatto allora molto giustamente notare che « il Cristo essendo il Re del mondo, il suo Vicario aveva la giurisdizione su tutti gli uomini ». (Fra Francesco di Maria degli Angeli, TUTTA LA VERITÀ SU FATIMA, t.4, ed. CRC, 2003, p. 410.).

Si può e si deve trarre una importante lezione da ciò : l’ostacolo che impedisce oggi di compiere la consacrazione della Russia e di istituire il regno sociale e universale del Cuore Immacolato di Maria, è la libertà sociale in materia religiosa, proclamata al concilio Vaticano II.

Se le novità del Concilio si oppongono alle domande della Madonna di Fatima, si deve rimettere in causa tali novità e respingerle, come ha fatto l’abate Georges de Nantes, che fu nel contempo il migliore storico e teologo di Fatima. 

(da seguire)