XXIV CONGRESSO DELLA PONTIFICIA ACCADEMIA MARIANA INTERNAZIONALE
LA MADONNA DI FATIMA E
IL VATICANO II : DISACCORDO TOTALE
di frà Francesco di Maria degli Angeli
TESTIMONIANZE DI NOSTRI AMICI
LA relazione storica di Padre Doré su San Giovanni Eudes ed il santo Cuore di Maria era ottima, ma impregnata di spirito conciliare : Secondo Padre Doré, nel diciasettesimo secolo, « la gente era più portata dalla devozione che dal rigore teologoico ». Ed egli finalmente ci spiega che « la festa del Cuore di Maria è una festa cristologica ». Quando sarà chiusa la Sua lunga relazione, non avrà pronunciato una sola parola su Fatima !
Il nostro amico Eric chiede allora la parola : « Vorrei sottolineare che, nelle rivelazioni di Fatima, la devozione al Cuore Immacolato di Maria prende un aspetto nuovo, specifico.
« Il senso preciso della devozione riparatrice chiesta a Pontevedra non si limita all'aspetto tradizionale della devozione riparatrice al Cuore Immacolato, consistendo nel avere compassione di questo Cuore trafitto dal gladio delle sofferenze del proprio Figlio. Non si tratta soltanto di avere compassione meditando sui misteri dolorosi del Rosario.
« Ma è chiesto, prima di tutto, di consolare il Cuore Immacolato dalle offese che la Vergine Maria riceve attualmente da parte degli uomini ingrati e blasfemi non prendendo sul serio le Sue divine prerogative, specialmente la Sua mediazione universale. »
Il nostro amico falangista non usando mezzi termini, Padre Battaglia non si azzarda ad interromperlo.
Egli continua :
« Nella notte del 29 al 30 maggio 1930, Nostro Signore rivela a suor Lucia che esistono cinque tipi di blasfemi contro il Cuore Immacolato di Maria :
« 1°. I blasfemi conto l’Immacolata Concezione.
« 2°. I blasfemi contro la Sua virginità.
« 3°. I blasfemi conto la Sua Maternità divina, rifiutando allo stesso momento di riconoscerla
come Madre degli uomini.
« 4. I blasfemi di quelli che cercano pubblicamente di mettere nel cuore dei bambini l’indifferenza o il disprezzo, e anche l’odio verso questa Madre Immacolata.
« 5. Le offese di quelli che l’offendono direttamente nelle Sue sante immagini. « Ecco, mia figlia, il mottivo per il quale il Cuore immacolato di Maria mi ha ispirato di domandare
questa piccola riparazione. »
Padre Doré risponde dicendo delle banalità sul « peccato dell’uomo » e aggiunge : « Non c’è
menzione di riparazione nei testi liturgici scritti da san Giovanni Eudes. Nei suoi scritti si trova soltanto la contemplazione meravigliata dei Cuori di Maria e di Gesù. »
Tento di interessare padre Doré a Fatima : « La festa del Cuore Immacolato di Maria, avete detto, è nella granda famiglia eudista une solennità. Questo mi ricorda delle richieste fatte da suor Lucia a Padre Aparicio il primo settembre 1940 : « Oh ! Chi otterrà da Sua Santità di promuovere per la Chiesa universale la festa in onore del Cuore Immacolato di Maria al rango di solennità principale di prima classe ! »
Nostra amica Aliette interviene :
« Fino al 1917, la devozione al Cuore Immacolato di Maria si è diffusa come altre devozione della Chiesa cattolica, poco a poco, nelle famiglie religiose, nelle provincie, nelle nazioni.
« Ma questa devozione rimaneva un’affare di gusto personale, se oso dire, qualcosa di facoltativo, secondo le ispirazioni e le attrative interne di ciascuno.
« Partendo dall’anno 1917, non è più cosi. Nostra Signora di Fatima ha detto e ripetuto : « Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. » (13 giugno e 13 luglio 1917).
« Certo questo era previsto dalle origini, ma questo fu esplicitemente rivelato a Fatima.
« Questo è dunque una rivelazione assoluta di Dio stesso per nostro tempo. Dio vuole che questa devozione si estenda al mondo intero, che quella si stabilisca con il mezzo di uno culto pubblico e stabile, dunque liturgico, riconosciuto dalla gerarchia della Santa Chiesa. »
Padre Doré è scoppiato a ridere : “Vi ricordo che san Giovanni Eudes è un uomo del Diciasettesimo seccolo. Sono campanilista », dice ironicamente. « Mi smetti di vivere …nel 1680 ! » Dunque alla morte del santo.
Dio, Nostro Signore , Lui, non si è fermato di vivere nel 1680, e ha compassione del Cuore Immacolato di Maria circondato dalle spine che gli uomini ingrati mettono nel Suo Cuore a tutti i momenti con i loro blasfemi. Egli chiede a noi di consolarla.
DA MADRE MARIA DEL DIVIN CUORE A SUOR LUCIA
Il « workshop » di lingua tedesca del quale il segretario era Padre Manfred Hauke, membro dell’Accademia Pontificia Mariana, direttore della Società tedesca di Mariologia, editore di numerose riviste, fu ispirato da uno spirito del tutto diverso. Contrariamente a quello che aveva affermato il cardinale Ratzinger nel 2000, nel Suo Commento teologico del Segreto, la devozione al Cuore Immacolato di Maria è fortemente radicata in Germania.
La relazione di Christa Bisang sulle « RIVELAZIONI DELLA BEATA MARIA DEL DIVIN CUORE, PRELUDIO A FATIMA », non mancava d’interesse. Comunque, bisogna essere discepolo dell’abate Georges de Nantes per conoscere e capire il segreto della Beata.
Ecco il comunicato che fra Michel-Maria ha rimesso al segretario del gruppo e anche alla professoressa : La più recente biografia della beata suora Maria del Divin Cuore, pubblicata in Francia, prolunga e completa su alcuni punti importanti vostra relazione : Essa fa uscire della nebbia delle verità di estrema rivelanze, per grande parte occultate e distorte in tutte le altre biografie della messaggera del Cielo.
Scritto da suor Muriel del Divino Cuore, religiosa della congregazione delle Piccole Suore del Sacro- Cuore, fondata dall’abbate Georges de Nantes, questo libro è uscito con il titolo di IL SEGRETO DELLA BEATA MARIA DEL DIVIN CUORE, nel 2014, pubblicato dalle edizioni della Contro- Riforma Cattolica.
La beata religiosa del Buon-Pastore era incaricata da Nostro Signore di diffondere il « culto interiore di Suo Cuore Divino », il che significa di non avere più che una volontà di conformità con Lui in tutti i campi, nella politica come nella religione.
INDUGI E OPPOSIZIONE DELLA GERARCHIA
La Sua singolare missione in riguardo del Santo Padre era destinata ad ottenere la consacrazione del mondo al Sacro-Cuore, come remedio al liberalismo che cancrenava mortalmente la Chiesa alla fine del dicianovesimo secolo.
Madre Maria del Divin Cuore e anche, al ventesimo secolo, suor Lucia, messaggera del Cuore Immacolato, hanno incontrato le stesse difficoltà per adempire la loro missione nei confronti della gerarchia della Chiesa.
Dom Theotonio, confessore e direttore di coscienzia di madre Maria del Divin Cuore, rispondeva freddamente : “Il Santo Padre non ha bisogno della vostra luce, Egli ha i propri consiglieri.”
Bisognava che la sofferenza della Superiore del Buon Pastore di Porto sia divenuta straordinaria, morale e fisica, per decidere il Suo confessore a trasmettere a Roma le domande del Sacro Cuore.
Quanto a suor Lucia, la veggente di Fatima, essa ha sofferto moltissimo degli indugi di Suo vescovo, Mons. José Correia da Silva. Egli ebbe conoscenza della domanda a proposito della devozione riparatrice nel ottobre del 1928. Orbene, egli aspetta dieci anni per accordare l’imprimatur ad un volantino a proposito di questa devozione… che finalmente non sarà nemmeno stampato!
È soltanto il 13 settembre 1939, dieci giorni dopo la dichiarazione di guerra, che il vescovo di Fatima ha approvato la devozione riparatrice dei cinque primi sabbato del mese in un articolo…. rimasto anonimo! il quale purtroppo non la descriveva con esattezza.
Di più, la gerarchia della Chiesa non ha voluto somettersi alla volontà di compiacere il Nostro Padre del Cielo, non rispondendo intenzionalmente alle richieste divine.
Ritorniamo sull’argomento delle domande del Sacro Cuore fatte al Santo Padre attraverso madre Maria del Divin Cuore. Nostro Signore prometteva di accordare la vittoria alla Spagna cattolica contro gli Stati Uniti, se il Papa si degnava di consacrare il mondo al Sacro Cuore.
Ma, negli Archivi del Vaticano, suor Muriel non ha ritrovato la lettera della religiosa al papa Leone XIII del 10 giugno 1898. Anzi, egli l’ha fatta sparire perche le richieste del Cielo non si accordavano con la Sua politica. Soltanto sussistono, alla data del 14 giugno 1898, soto il numero di protocollo 44513 , la lettera di accompagnamento di Dom Hemptine con il commento oltraggioso del cardinale Rampolla come mottivo della richiesta del Superiore generale dell’ordine dei Benedettini : « Lettera su casi di coscienza della Superiora delle Suore del Buon Pastore in Oporto » ! (A.S.V. Segr.Di Stato. Epoca moderna, 1898, Rubr.1, Fasc. 5, folio n° 103).
Come Leone XIII non volle fare questa consacrazione, il Sacro Cuore continuò a fare la domanda sei mesi più tardi, parlando alla Sua confidente delle « colpe » del Papa e delle « negligenze del Suo Pontificato » (IL SEGRETO DELLA BEATA MARIA DEL DIVIN CUORE, edizioni CRC, 2014, pag. 323). Certo, il 11 giugno 1899, Leone XIII consacrava il mondo al Sacro Cuore, in unione con i vescovi, ma lui lo faceva senza rinunciare alla Sua politica di compromesso e di compiacimento verso i governi massonici e liberali.
Di più, il Papa eclissò la confidente del Cielo, attribuandosi tutto il merito di questa consacrazione. Il 25 marzo 1899, Leone XIII lesse con attenzione la lettera che la religiosa le aveva mandata e disse al cardinale Mazella : « Signor cardinale, prendete questa lettera e andatela a posare là ; non la si può considerare adesso. » Poi, gli dava l’ordine di studiare la questione della conscrazione « in se ». Ai suoi occhi, questa conscrazione non doveva affatto apparire come la consequenza di una rivelazione privata, anche se fosse doverosamente attestata e riguardava tutto il mondo !
Suor Muriel scrive : « Cercare altrove la giustificazione, era trattare con gravissimo disprezzo il Sacro Cuore che, da tre anni, tentava di farsi ascoltare dai ministri della propria fedele sposa !
« Erano deliberatamente messi da parte non soltanto il legitimismo ed il cattolicesimo integrale ereditati dalla propria tradizione familiare, ma anche la conoscenza intima che la suora aveva dei segreti del Suo divino Sposo: il Suo desiderio che « il Suo Cuore sia amato e glorificato per il bene delle nazioni », in vista della santificazione del popolo cristiano dalla fede tiepida, del ritorno alla Chiesa degli eretici, dei scismatici, e infine della conversione dei popoli lontani. » (ibid., pag. 328) Di questa maniera fino alla sue morte, avvenuta il 20 luglio del 1903, quattro anni dopo la consacrazione, Leone XIII non distoglie la Chiesa dalla strada sbagliata nella quale, per liberalismo, egli l’aveva introdotta. « Il Papa lascia montare la gigantesca diga del laicismo, abandonando il Sacro-Cuore nelle sacrestie per i giorni di festa, senza bruciature di amore per la conquista delle anime e delle nazioni. » (ibid. pag. 353).
« LA CONSACRAZIONE DELLA RUSSIA NON E MAI STATA FATTA. » (SUOR LUCIA)
Al ventesimo secolo, la gerarchia della Chiesa ha adoperato la stessa attitudine verso la domanda di consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria, trasmessa da suor Lucia. Nel 1942, Essa si sente mossa interiormente per scrivere di nuovo al Papa : « Durante la notte del 5 marzo 1942, Nostro Signore sembrava farmi sentire di maniera più viva che non voleva accordare la pace, a causa dei crimini che continuavanno di provocare la Sua giustizia, e anche perchè Egli non è obbedito nelle Sue domande, specialmente per la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, anche se Egli ha mosso il Cuore di Sua Santità per adempire la consacrazione. Di là è venuto a me l’idea di rinnovare la mia domanda. »
Ahimè! Il Suo direttore spirituale, Mgr Ferreira da Silva, vescovo di Gurza, andava contro, perche aveva altri proggetti : aveva intrapreso diversi passi in favore di una consacrazione, non della Russia, ma del mondo al Cuore Immacolato di Maria, e aveva ottenuto che l’episcopato portoghese inviasse una supplica al Papa in questo senso.
Papa Pio XII rispose a questa supplica il 13 di ottobre del 1942 consacrando solennemente il mondo al Cuore Immacolato di Maria. La decisione venne notificata a suor Lucia dal vescovo di Gurza con freddezza : « Il Santo Padre ha ascoltato la domanda dei vescovi del Portogallo. La suora rimane nell’ombra, è quello che gli conviene ! ». E la domanda precisa della suora a Pio XII… è quello che gli conviene !
Certo, Pio XII e Giovanni Paolo II hanno pronunciato delle consacrazioni o degli atti di offerta del mondo (sic) al Cuore Immacolato diMaria. Ma la consacrazione della sola Russia non è mai stata adempiuta dal Santo Padre come lo volle la Madonna. Suor Lucia ha testimoniato di questo con una ammirabile perseveranza, fine all’anno 1989, in altre parole finché i suoi superiori ecclesiastici impediscono a Lei di dire la verità.
Ancora nel mese di maggio 1989, al cardinale Law, arcivescovo di Boston, chi gli chiedeva a quale punto era la consacrazione della Russia, essa ha risposto : « Il Santo Padre considera che essa è stata adempiuta al meglio delle possibilità nelle circostanze. Ma fatte sullo stretto cammino della consacrazione collegiale che Nostra signora ha richiesto e che desirava ? No, questo non è stato fatto. » (fra Francesco di Maria degli Angeli, SUOR LUCIA, CONFIDENTE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA, edizioni CRC, 2014, p. 343.)
Padre Eduardo Dhanis ha dichiarato di giustificare i rifiuti dei Papi con le Sue teorie moderniste, con una evidente malafede : non ha mai voluto informarsi per non essere obligato di ritrattare le sue dichiarazioni.
Padre Joaquin Alonso, che non osava denunciare pubblicamente questa malafede, aveva notato : « Il Suo pensiero critico è condizionato dalle Sue deficienze di documentazione. » (FATIMA Y LA CRITICA, pag. 407). Nel « workshop » del presento Congresso, Mons. Ziegenaus ne ha fatto di nuovo la dimostrazione.
ANTON ZIEGENAUS CONTRO DHANIS
Dottore in filosofia e in teologia, professore emerito di dogmatica alla facoltà à di teologia cattolica dell’Università di Augsburg, Mons. Anton Ziegenaus trasse il Massimo della DOCUMENTACAO CRITICA DE FATIMA, ritrovando fra i 3811 documenti, le gemme nascoste che testimoniano dell’autenticità della missione di suor Lucia.
Suo intervento dimostrava l’erroneità delle teorie del Padre Dhanis.
Riccordiamo che, nei suoi articoli pubblicati a partire del 1944, egli pretendava distinguere le apparizioni ed il messaggio di 1917, « Fatima 1 », da questo che fu divulgato più tardi da suor Lucia nelle Sue Memorie, dal 1935 fino al 1941, « Fatima 2 ». Secondo lui, la devozione per il Cuore Immacolato di Maria ed il ruolo della Russia in nostro tempo, in breve, l’essenziale del messaggio di Fatima, eranno affabulazioni tardive di suor Lucia, in conseguenza del danno fatto alla propria psiche dai drammatici avvenimenti della rivoluzione communista spagnola del 1936.
Orbenne, diversi documenti pubblicati nella DOCUMENTACAO CRITICA provano che suor Lucia ha reso nota la devozione dei cinque primi sabato del mese, per riparare le offese al Cuore Immacolato di Maria, dagli anni 1925, dunque dal primo momento che ne riceve l’ordine dal Cielo, quando era postulante nella communità dorothea. (DCF, vol. 4, t. 4, doc. 735 del 15 febbraio 1926, ecc.).
Per quanto riguarda la Russia, essa compare già nel 1930, dunque dopo la teofania di Tuy (13 giugno 1929), quando Lucia fu incaricata dalla Madonna di trasmettere al Santo Padre la domanda di consacrazione della Russia al Suo Cuore Immacolato. (DCF, vol. 5, t.5, doc.1557, 1590, ecc.).
Dunque, alla luce dei documenti originali, le obiezioni e le critiche di Padre Dhanis risultano senza alcun fondamento storico, vale a dire nulle. C’è la lettera di suor Lucia del 29 maggio 1930 al Padre Gesuità José Bernardo Goncalves che fà emergere più chiaramente le autentiche richieste della Madonna indirizzate al Santo Padre e mai soddisfatte :
« Il Buon Dio, nel profondo del mio cuore, insista presso di me per che domandi al Santo-Padre l’approvazione della devozione reparatrice, che Dio stesso e la Beatissima Vergine Maria hanno degnato di chiedere nel 1925.
« Con il mezzo di questa piccola devozione, volevano dare la grazia del perdono alle anime che hanno avuto la sfortuna di offendere il Cuore Immacolato di Maria.
« E la Beatissima Vergine promette alle anime che cercheranno di fare riparazione di questa maniera, di assistere loro nell'ora della loro morte, con tutte le grazie necessarie per salvarsi.
« La devozione consiste nel ricevimento della santa communione il primo sabato durante cinque mesi consecutivi, recitare il rosario e fare compagnia alla Madonna durante 15 minuti, meditando i misteri del Rosario, e confessandosi, con la stessa intenzione. La confressione potrà essere fatta un'altro giorno.
« Se non mi sbaglio, il buon Dio promette di mettere fine alla persecuzione in Russia, se il Santo Padre si degna di fare, e ordina ai vescovi del mondo cattolico di fare ugualmente un atto solenne e pubblico di consacrazione ai Sacratissimi Cuori di Gesù e di Maria, e se Sua Santità promette, con la fine di questa persecuzione, di approvare e di raccomandare la prassi della devozione riparatrice. » (DCF, vol. 5, t. 5, pag. 233-234).
Alla fine del Suo intervento, Padre Manfred Hauke ha citato la mia biografia di Suor Lucia nella quale ha detto, si trovanno argumenti inediti fine ad oggi sulla Sua vita nelle suore Dorotee, a Pontevedra e a Tuy, quando essa ha goduto delle Sue apparizioni. Fra Michel-Maria ne portò una copia che Padre Manfred Hauke ha fatto vedere a tutti, il cameraman filmando la copertina del libro. Mons. Florian Kofhaus, membro della Segreteria di Satato, ha chiesto informazioni su questa biografia et Mons. Ziegenaus ne vuolle fare una recenzione.
(da seguire)