SECONDA SUPPLICA
A SUA SANTITÀ PAPA FRANCESCO

"Alla fine, il mio Cuore Immacolato trionfera !" (13 Luglio 1917)

Casa San Giuseppe, 2 febbraio 2017,
festa della Presentazione

Beatissimo Padre,

Al vostro predecessore, il papa emerito Benedetto XVI, quando era ancora solo il cardinale Ratzinger, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede per volontà di papa Giovanni Paolo II, un giorno amici comuni chiesero perché non rispondeva mai alle suppliche rivoltegli dal padre de Nantes. Il cardinale rispose che non lo faceva “per una questione di principio”.

Sapendo che voi professate un principio contrario e che vi vediamo ogni giorno rispondere a tutte le più umili sollecitazioni, ma non avendo ricevuto nessun attestato della mia supplica datata 4 ottobre 2016, ne concludo che in Vaticano non si è giudicato opportuno consegnarvi quella mia supplica.

A meno che la vostra risposta non consista nell’annuncio di una indulgenza plenaria accordata, a partire dal 26 novembre scorso, in occasione dell’anno giubilare che avete stabilito. Ve ne siamo molto riconoscenti, Beatissimo Padre, ma questo non è sufficiente.

Mi permetto dunque di tornare alla carica, questa volta pubblicamente, sperando che il mio grido, gettato nel deserto alla presenza di Dio, giunga fino a voi, se Dio vuole, affinché voi vi arrendiate alle precisissime volontà espresse dalla Madonna di Fatima.

Beatissimo Padre,

Siamo entrati nell’anno centenario delle apparizioni della Madonna di Fatima, scesa dal Cielo sulla Terra nel 1917, al culmine della prima guerra mondiale, al fine di avviare una “battaglia decisiva” a quell’Inferno mostrato ai tre piccoli veggenti. Quarant’anni dopo, suor Lucia precisava: “Una battaglia decisiva è una battaglia finale, in cui si saprà da quale parte è la vittoria e da quale la sconfitta” (al padre Fuentes, 26 dicembre 1957).

Per ottenere questa vittoria, la Regina del Cielo, durante la sua terza apparizione, ha confidato ai tre piccoli veggenti – Lucia, Francesco e Giacinta – la sua intenzione di chiedere la consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati del mese. “ Se le mie richieste verranno esaudite – disse Ella – la Russia si convertirà e si avrà la pace. Altrimenti, essa diffonderà nel mondo i suoi errori, provocando guerre e persecuzioni contro la Chiesa ”.

Beatissimo Padre, è proprio questo il panorama che il mondo odierno ci presenta, perché non “SI” è ancora voluto esaudire le richieste della Regina del Cielo.

Eppure, nel suo discorso di giovedì 1 dicembre 2016, pronunciato nella sala dei festeggiamenti del Kremlino, l’attuale presidente della Russia ha dichiarato:

“ Noi non vogliamo opporci a nessuno, non ne abbiamo bisogno, né noi, né i nostri partners nella società mondiale. A differenza di alcuni nostri colleghi internazionali, che vedono nella Russia un avversario, noi non cerchiamo e non abbiamo mai cercato nemici. Noi abbiamo bisogno di amici”.

Il presidente Putin ha anche dichiarato di essere “ pronto” a cooperare con Donald Trump, ritenendo “ importante normalizzare e cominciare a sviluppare” le relazioni russo-americane.

Affinché queste dichiarazioni d’intenti pacifici abbiano effetto, è necessario e sufficiente, Beatissimo Padre, che voi consacriate la Russia al Cuore Immacolato di Maria. Non avete che da dire una parola!

Mancando questa parola, quattro giorni dopo la tregua firmata il 31 dicembre 2016 tra Bashir el-Assad e una parte dell’opposizione siriana, questa tregua era già minacciata, senza nemmeno attendere la riunione prevista in Astana, nel Kazakhstan, alla fine del mese di gennaio, intorno al tavolo diplomatico!

E’ tuttavia significativo, Beatissimo Padre, che la prossima tappa per regolare la questione siriana non preveda la minima partecipazione di un Paese occidentale. Infatti, nel luglio 1946, lo scrittore americano William Thomas Walsh rivolse a suor Lucia questa domanda: “La Madonna vi ha detto qualcosa riguardante gli Stati Uniti d’America?”

Egli racconta che la suora gli rivolse uno sguardo stupito. “Il suo sorriso, leggermente ironico, suggeriva forse che gli Stati Uniti non erano così importanti come credevo nell’andamento globale del mondo.

- “ No – disse ella – la Madonna non ha mai menzionato il vostro Paese; ma io desidererei che si dicessero Messe per le mie intenzioni riguardo gli Stati Uniti ”. Io glielo promisi ed ella assicurò che avrebbe pregato per me.

Durante questo inizio dell’anno mariano, Russi e Turchi si sono alleati per la pace in Siria, Israeliani e Americani si sono riallacciati dopo l’investitura di Donald Trump, costui si mostra favorevole a un riavvicinamento a Vladimir Putin. Una sola persona è al centro di questa nuova geopolitica: siete voi, Beatissimo Padre, al quale la Madonna chiede di consacrare la Russia al suo Cuore Immacolato.

Russi e Turchi erano ai ferri corti sul dossier siriano, dopo che un aereo con le insegne turche – Paese membro nella NATO – aveva abbattuto un aereo russo: un casus belli per eccellenza!, un caso di guerra aperta capace di trascinare le grandi potenze nel calderone mediorientale.

Non so se Vostra Santità ha letto la terza parte del Segreto affidato dalla Madonna di Fatima ai veggenti il 13 luglio 1917. Che io sappia, voi non ne avete mai parlato. Esso riferisce una visione apocalittica, in cui “ un Angelo con una spada infuocata nella mano sinistra ” sta “ alla sinistra della Madonna ”. Questa spada “ scintillava, emettendo fiamme che sembravano dover incendiare il mondo; ma esse si spegnevano al contatto con lo splendore che la Madonna, con la sua mano destra, faceva scaturire verso di esse ”.

Questo intervento della Vergine Maria fu evidente nel 2013, l’anno del vostro avvento. Lunedì 9 settembre, per iniziativa diplomatica di Vladimir Putin, l’Occidente rinunciava a bombardare la Siria col pretesto di distruggere armi chimiche di Bachir el-Assad. Ma ciò era il frutto del Rosario recitato in vostra presenza e per vostra iniziativa, Beatissimo Padre, in piazza san Pietro, sabato 7 settembre, primo sabato del mese e vigilia della Natività di Maria.

Nel settembre 2015, l’intervento militare russo in Siria ha nuovamente salvato il regime di Assad e cambiato il corso della guerra. Ventisei missili Kalibr, lanciati dal Mar Caspio, hanno distrutto undici postazioni dello Stato islamico in Siria... era il 7 ottobre, festa della Madonna del Rosario!

Nel dicembre 2016, la Russia è stata nuovamente lo strumento dell’Immacolata, allontanando con la sua mano verginale la spada infuocata, mediante un rovesciamento di alleanze... miracoloso! Erdogan era complice delloStato islamico, pensava già di diventarne il sultano, a condizione di rovesciare Bachir al-Assad a Damasco! Ma, oltre alla crescente minaccia di un Kurdistan indipendente, capace di rompere l’unità territoriale della Turchia, Erdogan dovette fronteggiare un colpo di Stato drammatico il 15 luglio. Si è detto che la CIA aveva tramato un complotto per abbattere Erdogan corrompendo Fetullah Gulen e la sua setta islamista, antica alleata dell’AKP, il precedente partito presidenziale.

Ciò che è certo, è che i servizi russi hanno liberato il presidente turco da questo grave pericolo. Poi, Erdogan e Putin, assieme all’Iran, hanno avviato concordi trattative di pace in Siria con i “ribelli” che si sono concluse... l’8 dicembre 2016, festa dell’Immacolata Concezione!

Comprendendo l’Iran, il piano d’azione globale (PSGC) concluso il 14 luglio 2015 con le potenze del gruppo 5+1 (Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Regno Unito e Germania) è entrato in vigore il 16 gennaio 2016. L’agenzia internazionale dell’energia atomica (AIEA) verifica e controlla che l’Iran adempia gl’impegni presi. L’Iran sembrava dare ogni soddisfazione, ma il lancio di un missile da parte sua forse rimette in questione il PAGC. In ogni modo, il mantenimento di questo regime di sanzioni, anche se esse sono sospese, penalizza le relazioni economiche di Teheran col resto del mondo, dato che le banche esitano a collaborare con l’Iran.

Per contrastare il rischio di una scalata conflittuale tra Washington e Teheran, e per dare un predominio mediatore alla Russia, Paese cristiano, sulla potenza musulmana persiana, il vostro intervento, Beatissimo Padre, mediante la sua consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, sarebbe decisivo.

Ciò vale anche per quanto riguarda la Corea del Nord, non controllata da alcun accordo, dato che il suo capo afferma che il suo Paese “è alle ultime fasi che precedono il test per lanciare un missile balistico intercontinentale”. Si tratta di una eredità, in linea diretta, degli “ errori della Russia ”. In questo estremo pericolo, l’unico antimissile che valga è, ancora e sempre,... la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria! Non esiste una più pressante intenzione di preghiera da dare al nostro pellegrinaggio giubilare.

La pace del mondo dipende da voi, Beatissimo Padre, da voi solo, dalla vostra obbedienza al Cuore Immacolato di Maria. L’atto di consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria non sarà una ingerenza negli affari interni di questo Paese, ma un atto di pura obbedienza alla Beatissima Vergine, alla quale la Russia è affidata da mille anni. Lo ha detto Nostro Signore a suor Lucia, la quale gli chiedeva: perché Egli “ non convertirà la Russia senza che Sua Santità faccia questa consacrazione?”.

Nostro Signore rispose: “ Perché voglio che l’intera Chiesa riconosca questa consacrazione come un trionfo del Cuore Immacolato di Maria, al fine di poi estenderne il culto e di porre la devozione a questo Cuore Immacolato accanto alla devozione al mio Divino Cuore ”.

Ma, replicò suor Lucia, il Santo Padre non mi crederà, se Voi stesso non lo muovete mediante una speciale ispirazione.

- “ Il Santo Padre! – rispose Gesù – Prega molto per il Santo Padre! Egli la farà, ma sarà tardi. Tuttavia, il Cuore Immacolato di Maria salverà la Russia, che gli è affidata ”.

Nel vostri voti alla Curia romana, Beatissimo Padre, vi siete lamentato di avvertire, fra i ranghi dei vostri stessi collaboratori, una “resistenza nascosta” e “malevola” suscitata dal “demonio che inspira cattive intenzioni, spesso nascosto sotto pelle di agnello”. Non potreste dire meglio per qualificare la “resistenza nascosta” e “malevola” ai voleri della Beatissima Vergine stessa, una resistenza come quella che si è manifestata nel Congresso internazionale [anti]mariano organizzato dalla PAMI a Fatima nel settembre 2016. Si percepisce questa resistenza nel comunicato che annuncia la vostra volontà di concedere l’indulgenza plenaria ai pellegrini di Fatima. Questo documento precisa che si tratta di una indulgenza è “cristologica”, poiché “la diocesi di Leiria-Fatima raccomanda di partecipare attivamente a una cerimonia o a una preghiera, in onore della Vergine Maria, di recitare il Padre Nostro e il Credo e d’invocare la Vergine Maria”.

Ritroviamo qui la maligna omissione del Rosario, aspramente contestata durante il Concilio e poi ratificata nella Costituzione conciliare Lumen Gentium (n. 68). Si tratta davvero di una vittoria del diavolo contro “la Donna” scesa dal Cielo un secolo fa, per sei volte, ogni tredici del mese, da maggio a ottobre, per chiedere di “ recitare il Rosario ogni giorno ”.

I vostri predecessori, da Giovanni XXIII a Benedetto XVI, hanno eluso la consacrazione della Russia e la devozione riparatrice al Cuore Immacolato di Maria. Sotto il vostro pontificato, “SI” elude il Rosario! Ciò significa privarsi del solo ed estremo mezzo che Dio vi offre di condurre a buon fine la gigantesca “riforma” che avete avviato per la salvezza della Chiesa e del mondo. Absit!

Fra’ Bruno di Gesù-Maria