LIBRO D'ACCUSA CONTRO IL “CCC”

SECONDA ERESIA 
Errore sulla predestinazione universale e assoluta di tutti gli uomini sulla grazia, 
sulla remissioine dei peccati, sulla vita eterna

ARGOMENTO

ECCO al primo dei 2265 articoli di questo Catechismo, il Kérygma della Chiesa postconciliare : la sua Buona Novella al mondo.

LA VITA DELL’UOMO – CONOSCERE E AMARE DIO

1. Dio, infinitamente perfetto e beato in se stesso, per un disegno di pura bontà, ha liberamente creato l'uomo per renderlo partecipe della sua vita beata. Per questo, in ogni tempo e in ogni luogo, egli è vicino all'uomo. Lo chiama e lo aiuta a cercarlo, a conoscerlo, e ad amarlo con tutte le forze. Convoca tutti gli uomini, che il peccato ha disperso, nell'unità della sua famiglia, la Chiesa. Lo fa per mezzo del Figlio suo, che nella pienezza dei tempi ha mandato come Redentore e Salvatore. In lui e mediante lui, Dio chiama gli uomini a diventare, nello Spirito Santo, suoi figli adottivi e perciò eredi della sua vita beata.

Già dalle prime parole, mi sembra che lo squisito idromele cattolico sia stato mischiato a qualche veleno assassino di una gnosi eretica vecchia quanto il mondo.

In effetti! L'uomo di cui si parla all'inizio può essere Adamo, Adamo ed Eva e tutta la loro discendenza. Ciò che è detto in seguito sulla sollecitudine di Dio nei confronti di quest'uomo, è plausibile sempre in riferimento all'età d'oro del Paradiso terrestre. Ma come credere a questa pretesa sollecitudine amorosa di Dio per tutti gli uomini, di tutti i tempi e in tutti i luoghi, chiamati e convocati a entrare nell'unità di una Chiesa che ancora non esiste o che, nella grande maggioranza..., ignorano totalmente, così da diventare da sempre i suoi figli adottivi e gli eredi della sua vita beata ?

Tra il breve periodo del Paradiso prima della colpa, e il lungo periodo della Chiesa durante la sua lenta e incerta crescita, quale immensa lacuna, che tempo d'ignoranza e di crimini durante il quale Dio non parlava ancora, almeno non alle nazioni pagane ! Ebbene, dobbiamo qui credere ad una uguale sollecitudine di Dio in tutti i tempi, per tutti i popoli, adottando tutti gli uomini e dando loro tutti i suoi beni in divisione.

È una chimera ? Ci verrà dimostrato che non lo è. Tocca a noi rivedere le nostre concezioni. — Ma questa Buona Novella annunciata da Dio ha il suo corrispettivo da parte dell'uomo ? - Si, ecco qui.

L’UOMO È “ CAPACE ” DI DIO

27. Il desiderio di Dio è inscrìtto nel cuore dell'uomo, perchè l'uomo è stato creato da Dio e per Dio; e Dio non cessa di attirare a sé l'uomo e soltanto in Dio l'uomo troverà la verità e la felicità che cerca senza posa : « La ragione più alta della dignità dell'uomo consiste nella sua vocazione alla comunione con Dio. Fin dal suo nascere l'uomo è invitato al dialogo con Dio : non esiste, infatti, se non perchè, creato per amore da Dio, da Lui sempre per amore è conservato, nè vive pienamente secondo verità se non lo riconosce liberamente e se non si affida al suo Creatore. »

Eccoci nuovamente trasportati nel Paradiso terrestre. Possiamo ben comprendere che il desiderio dei nostri primi avi, costituiti da Dio santi e felici, abbia incontrato il Suo desiderio, estremamente amoroso, di questa comunione indicibile così mutualmente ricercata. Dignità d'Adamo se si vuole ; dire santità e giustizia sarebbe più vero e più modesto... Ma ecco che, senza avvisarci, ci viene riferito di così alti desideri e amori nei confronti di ogni uomo, di tutti gli uomini, mistici dalla nascita che non troverebbero il loro riposo altrove che in Dio. Si può constatare che questa volta, non si fa neanche allusione al peccato che già prima non era gran cosa: nient'altro che un lievito di divisione tra gli uomini.

Se esclamo che si tratta di baianismo non avrò chiarito il mistero. Ma se faccio riferimento alla nostra ampia conoscenza degli uomini della Bibbia, sia ebrei che pagani, degli uomini della preistoria e dei tempi storici, e delle masse dei popoli attuali, come riconoscere in questo miserabile genere umano, questa virtù, questa inquietudine mistica, questa comunione con Dio nell'amore, infine questo abbandono estatico di cui qui si parla ?

Nondimeno, questo è ciò che dobbiamo credere secondo questo Catechismo. Credere senza vedere, poiché ce lo dice e ci martella fintanto che questa gnosi esoterica prenda possesso dei nostri spiriti, allargando tutta la predestinazione di Dio nei nostri confronti, noi veri cattolici, a tutti i popoli, pretendendo che questi siano invisibilmente ma certamente altrettanto amati e cullati da Dio che noi. Attenzione allora al contraccolpo !

Pur ripetendola, quest'idea non diventa più facilmente comprensibile, ma il suo charme deve lentamente invadere i nostri pensieri e cambiare il nostro cuore :

DIO VIENE INCONTRO ALL’UOMO

50. Per mezzo della ragione naturale, l'uomo può conoscere Dio con certezza a partire dalle sue opere. Ma esiste un altro ordine di conoscenza a cui l'uomo non può affatto arrivare con le sue proprie forze, quello della Rivelazione divina. Per una decisione del tutto libera, Dio si rivela e si dona all'uomo svelando il suo Mistero, il suo disegno di benevolenza prestabilito da tutta l'eternità in Cristo a favore di tutti gli uomini. Egli rivela pienamente il suo disegno inviando il suo Figlio prediletto, nostro Signore Gesù Cristo, e lo Spirito Santo.

Ben riconosciamo qui la nostra religione cattolica; il discorso è esattamente uguale a quello dei nostri vecchi catechismi. Ciò nonostante, vi è una piccola sfumatura : è a tutti gli uomini di tutti i tempi che Dio rivela il suo piano. Tutti sono soddisfatti beneficiari della Rivelazione e del dono di Dio, Parola e Vita che saranno però più perfettamente comunicati nei tempi di Cristo.

È questo evidentemente un insegnamento nuovo e insistente che vuole farci capire che non siamo i soli amati da Dio! e che sarebbe ignobile crederlo! Tutti gli uomini, benché questo non si vede nè si può dimostrare, sono predestinati alla vita perfetta e bisogna abbracciare questa gnosi così come le vecchie verità.

Ma com'è che gli uomini di Cro-Magnon o quelli di Neandertal, per non parlare dei Cinesi o dei Giapponesi, possono avere accesso ad una si elevata dottrina e vita? - Proprio come voi ! Ma cosa vi credete !

LA RISPOSTA DELL’UOMO A DIO

142. Con la sua Rivelazione « Dio invisibile nel suo immenso amore parla agli uomini come ad amici e si intrattiene con essi per invitarli ed ammetterli alla comunione con sé ». La risposta adeguata a questo invito è la fede.

143. Con la fede l'uomo sottomette pienamente a Dio la propria intelligenza e la propia volontà. Con tutto il suo essere l'uomo dà il proprio assenso a Dio rivelatore (cfr. DV5). La Sacra Scrittura chiama “ obbedienza della fede ” questa risposta dell’uomo a Dio che rivela (cfr. Rm 1, 5 ; 16, 26).

Indubbiamente, ci stiamo abituando a questo nuovo linguaggio della doppiezza, dove il linguaggio della gnosi appare, scompare, traspare nel corso di un insegnamento sotto tutti i punti di vista cattolico. Qui, il discorso cattolico è ben comprensibile : il catecumeno viene istruito sulla rivelazione cristiana, riceverà la vita di Cristo attraverso il battesimo. E a questo Credo, a questo sacramento, crede con tutta la sua anima.

L'altro discorso, una conoscenza misteriosa e segretamente diffusa che è dunque una “ gnosi ”, è anche assai evidente : come i cristiani, anche gli uomini di tutti i tempi, di tutti i luoghi, ricevono delle parole e dei segni da Dio che si rivela loro in segreto, al di là del linguaggio e dei riti delle diverse religioni come la nostra, ed essi vi si abbandonano con fiducia. Non è più la fede-conoscenza della nostra vecchia Chiesa, è la fede-fiducia di Lutero la quale è sufficiente alla salvezza degli uomini di tutti i tempi.

Si capisce che il Concilio ci abbia ripetuto a sazietà che Dio rivelandosi, rivelava l'uomo a sé stesso! Questa religione soggiacente che fonda la “ dignità ” dell'uomo, questa comunione già fissata ed esauriente di Dio con tutti gli uomini, non sono forse delle rivelazioni entusiasmanti che vanno ben al di là delle nostre vecchie lezioni di catechismo sul peccato di Adamo, la necessità del battesimo, il limbo, l'inferno... ?

In questa religione di sogno, in questa gnosi, l'uomo è immerso nell'Amore, ne è repleto, trasfigurato lui stesso nell'Amore che è Dio, cioè in Dio :

ECCO LE CONSEGUENZE DELLA FEDE NEL DIO UNICO

222. Credere in Dio, l'Unico, ed amarlo con tutto il proprio essere comporta per tutta la nostra vita enormi conseguenze :

225. Conoscere l'unità e la vera dignità di tutti gli uomini : tutti sono fatti « a immagine e somiglianza di Dio » (Gn 1, 26).

229. La fede in Dio ci conduce a volgerci a Lui solo come alla nostra prima origine e al nostro ultimo fine, e a non anteporre o sostituire nulla a lui.

Il paragrafo 222 è la trascrizione letterale del shema' Israél (Dt 6, 4) e della shahada (Corano, sura II 163), professione di fede “ monoteista ” oggi rivolta, sia in Israele che nell'Islam, contro di noi, cattolici praticanti, in una guerra santa implacabile. Ma l'autore non se ne occupa.

DIO È AMORE. AMORE ANCHE DELL’UOMO.

220. L'amore di Dio è “ eterno ” (Is 54, 8). « Ti ho amato di un amore eterno, per questo ti conservo ancora pietà. » (Ger 31, 3)

221. Ma san Giovanni si spingerà oltre affermando : « Dio è Amore.» Mandando, nella pienezza dei tempi, il suo Figlio unigenito e lo Spirito d'Amore, Dio rivela il suo segreto più intimo: è lui stesso eterno scambio d'amore: Padre, Figlio e Spirito Santo, e ci ha destinati ad esserne partecipi.

Nel momento in cui si acconsente a un distanziamento dalla vecchia religione cattolica e si ribalta il suo stretto dogma, tutto diventa meraviglioso! E così, prima ancora di arrivare al secondo articolo del Credo, eccovi inebriati da ciò che è stato rivelato da questa gnosi travolgente: Dio è Amore, Amore di tre Persone, eterno scambio d'amore assoluto, incondizionato, indefettibile... Come non rimproverare alla Chiesa di avercelo nascosto per così tanto tempo a causa di interessi meschini o per vanità personale, o razziale !

Dio ci ha destinati ad entrare, noi, tutti gli uomini, in questo stesso Amore che è Dio, Assoluto, Incondizionale, Universale, Eterno. È così che Dio ci ama innanzi tutto ed è così che noi Lo amiamo e ci amiamo gli uni gli altri, da sempre e per sempre...

L'autore gnostico del Catechismo ci ha quasi convinto. Io stesso ho letto e riletto con entusiasmo il suo inno di riconoscenza, d'azione di grazie, esultante nei riguardi di Dio per la sua infinita bontà nei "nostri" confronti, di noi uomini, sue creature tanto amate :

LE OPERE DIVINE E LE MISSIONI TRINITARIE.

257. « O luce, Trinità beata e originaria Unità ! » Dio è eterna beatitudine, vita immortale, luce senza tramonto. Dio è Amore : Padre, Figlio e Spirito Santo. Dio liberamente vuol comunicare la gloria della sua vita beata. Tale è il « disegno della sua benevolenza », disegno che ha concepito prima della creazione del mondo nel suo Figlio diletto, « predestinandoci ad essere i suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo » (Ef, 4-5), cioè « ad essere conformi all'immagine del Figlio suo » (Rm 8, 29), in forza dello « Spirito da figli adottivi » (Rm 8, 15). Questo progetto è una « grazia che ci è stata data... fin dall'eternità » (2 Tm 1, 9-10) e che ha come sorgente l'amore trinitario. Si dispiega nell’opera della creazione, in tutta la storia della salvezza dopo la caduta, nella missione del Figlio e in quella dello Spirito, che si prolunga nella missione della Chiesa.

Non oso mettere in sordina questo perfetto inno di azione di grazie per la « nostra predestinazione », di noi tutti, alla gloria e alla beatitudine dei figli di Dio, in Lui nostro Dio, all'Amore totale, perfetto, assoluto, universale... Vi mostrerò solamente il vecchio inno cattolico da dove è estratto quest'inno, mille volte più bello, più ampio, più generoso. La doppiezza non affiora che in un punto, e cioè : la perfidia dell'autore del CCC gioca sulla parola « predestinandoci » per distogliervi dalla fede cattolica e deviarci sui binari della sua gnosi certo mirabolante, ma eretica :

EPISTOLA AGLI EFESINI.

Intestazione. « Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, ai Santi che sono in Efeso e ai fedeli in Gesù Cristo; grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e Padre del Signor Gesù Cristo. »

Il piano divino di salvezza. « Benedetto Iddio e Padre del Signore Nostro Gesù Cristo, il quale ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale, celeste, in Cristo, in quanto ci ha eletti in Lui, prima della fondazione del mondo, a esser santi e irreprensibili nel suo cospetto, per amore avendoci predestinati a esser figli suoi adottivi per mezzo di Gesù Cristo, secondo la benignità del suo volere, affinchè ciò tomi a lode della gloriosa manifestazione della grazia sua, di cui ci fece dono nel suo diletto Figliuolo.

« In Lui noi abbiamo la redenzione, la remissione dei peccati secondo la ricchezza della sua grazia di cui fu largo a noi (...).

« In Lui Cristo siamo anche stati fatti eredi noi [gli ebrei], predestinati a ciò secondo il piano prestabilito, per essere quelli che fin da prima hanno sperato in Cristo.

« In Lui, anche voi [i pagani], udita la parola della verità, la Buona Novella della salvezza vostra, avete riposto fede, e avete ricevuto l'impronta dello Santo-Spirito (...).

« E voi pure ha fatto rivivere, che eravate morti per le vostre colpe e i vostri peccati, nei quali una volta vi siete abbandonati secondo l'andazzo di questo mondo, secondo il principe della podestà dell'aria, quello spirito che ora agisce tra i figli della incredulità. Tra questi ci siamo aggirati anche noi tutti [gli ebrei], nelle cupidigie della nostra carne, seguendo i capricci della carne e del pensiero, ed eravamo naturalmente soggetti all'ira divina come gli altri...

« E Iddio, ricco di misericordia, per il grande amore che ci portava, pur essendo noi f ebrei e pagani] morti per le nostre colpe, ci richiamò a vita in Cristo — per sua grazia voi siete stati salvati ! -, in Cristo Gesù ci ha risuscitati e ci ha fatti sedere nei cieli. »

Tutta l'epistola sarebbe da leggere, o piuttosto tutte le Scritture ! E tutti i nostri dogmi, la nostra Tradizione sarebbero da rievocare per discernere, rifiutare, combattere e ridurre in poltiglia questa gnosi anticristiana per mezzo della quale questo Catechismo della malora, riuscirà a corrompere tutto l'insegnamento della Chiesa gerarchica, e dunque la fede di tutto il popolo fedele, per la dannazione di tutti !

Ecco ciò che già ci apre degli orizzonti drammatici sulla disonestà inaudita del CCC il quale falsifica le Scritture per fare di ogni uomo un “ predestinato ”. Comunque, sorvoliamo su questo punto e ritorniamo alla dottrina che sappiamo ormai equivoca.

« TUTTO CIO CHE VUOLE, EGLI LO FA. » (SAL 115, 3). 
« MA DI TUTTI HAI COMPASSIONE, PERCH È TUTTO PUOI » (SAP 11, 24)

273. « Nulla è impossibile a Dio. » (Lc 1, 37)

274. « La ferma persuasione dell'onnipotenza divina vale più di ogni altra cosa a corroborare in noi il doveroso sentimento della fede e della speranza. La nostra ragione, conquistata dall'idea della divina onnipotenza, assentirà senza più dubitare, a qualunque cosa sia necessario credere, per quanto possa essere grande e meravigliosa o superiore alle leggi e all'ordine della natura. Anzi, quanto più sublimi saranno le verità da Dio rivelate, tanto più agevolmente riterrà di dovervi assentire. » (Catechismo Romano, 1, 2, 13)

È testa o croce. Il Catechismo Romano, avendo debitamente avvertito che nulla è impossibile a Dio, potrà proporre ai fedeli, senza scoraggiarli legittimamente, tutti i nostri misteri. Ma questo Catechismo, si fa concedere una cieca fiducia per farci ingoiare il suo intruglio assassino di idromele cattolico e di veleno anticristico.

Prosegue con incredibile audacia :

278. Senza credere che l'Amore di Dio è onnipotente, come credere che il Padre abbia potuto crearci, il Figlio riscattarci, lo Spirito Santo santificarci ?

Vi lasciate ingannare? Io anche mi sono lasciato ingannare. Poiché in effetti, non è forse stupido, insensato, empio poter pensare che Dio-Amore abbia potuto crearci, creare l'uomo, tutti gli uomini, riscattarci, santificarci per infine lasciarci arenare o perdere alle porte della salvezza, della vita eterna ? Ascoltate piuttosto questo linguaggio limpido dove il veleno si mischia all'idromele liquido :

321. La divina Provvidenza consiste nelle disposizioni con le quali Dio, con sapienza e amore, conduce tutte le creature al loro fine ultimo.

Le strade di Dio sono dunque infallibile e, certamente, impeccabili. Tutti gli uomini andranno dunque, per amore di Dio onnipotente, fino al loro fine ultimo. Ma talvolta forse, per delle vie sinuose e accidentate. È il problema del male che il CCC tratterà con la sua solita audacia, come d'un incidente senza conseguenze...

DIO SA TRARRE IL BENE DAL MALE.

323. La Provvidenza divina agisce anche attraverso l'azione delle creature. Agli essere umani Dio dona di cooperare liberamente ai suoi disegni.

311. Gli angeli e gli uomini, creature intelligenti e libere, devono camminare verso il loro destino ultimo per una libera scelta e un amore di preferenza. Essi possono, quindi, deviare. In realtà, hanno peccato. È così che nel mondo è entrato il male morale [...]. Dio non è in alcun modo, nè direttamente nè indirettamente, la causa del male morale. Però, rispettando la libertà della sua creatura, lo permette e, misteriosamente, sa trarne il bene.

La soluzione è tranquillizzante: tutto è bene ciò che finisce bene. Dio è esonerato da qualsiasi sfacciato rimprovero, al contrario ! Che meraviglia, egli rispetta la libertà della sua creatura! Ecco una parola che non bisogna dimenticare. Al limite essa permetterà di spiegare la dannazione eterna dei dèmoni e degli empi come glorioso rispetto della loro dignità ; ancora un passo e si metterà al di sopra della gioia e della disgrazia “ borghesi ” del Cielo e dell'Inferno, la gloria di aver portato la grandezza umana e la libertà inerente alla Persona fino a sfidare Dio, gloria eterna di Satana! Non ridete, e vedrete tutto ciò in questa gnosi, così come l'aveva profetizzato Kirillov di Dostoïeski !

Per il momento, il CCC pensa a rassicurarci :

324. Che Dio permetta il male fisico e morale è un mistero che Dio illumina nel suo Figlio, Gesù Cristo, morto e risorto per vincere il male.

Dunque il male verrà infine vinto, senza dubbio per la conversione e la salvezza dei suoi autori come delle sue vittime. Anche questa idea insensata, era stata prevista da Dostoïeski.

Ad ogni titolo nuovo, la certezza della predestinazione dell'“ omo ”, universale e assoluta, cresce. Ciò diventa per l'autore un truismo, un ragionamento molto semplice la cui conclusione è evidente. Finanche nei casi peggiori :

LA POTENZA STESSA DI SATANA CONCORRE AL NOSTRO BENE.

Dio non può fallire nei suoi disegni di salvezza per coloro che Egli ama. E “ noi ” facciamo parte di coloro... sì, tutti noi... È talmente certo che neanche il diavolo può porre degli ostacoli :

395. La potenza di Satana però non è infinita. Egli non è che una creatura, potente per il fatto di essere puro spirito, ma pur sempre una creatura: non può impedire l'edificazione del Regno di Dio. Sebbene Satana agisca nel mondo per odio contro Dio e il suo Regno in Cristo Gesù, e sebbene la sua azione causi gravi danni - di natura spirituale e indirettamente anche di natura fisica - per ogni uomo e per la società, questa azione è permessa dalla divina Provvidenza, la quale guida la storia dell'uomo e del mondo con forza e dolcezza. La permissione divina dell'attività diabolica è un grande mistero, ma « noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio » (Rm 8, 28).

È chiaro dunque, tutti L'ameranno e tutti saranno salvati.

È un sillogismo in barbara, e tuttavia è falso ! L'autore non si è neanche preoccupato di trarne la conclusione ! Ecco la conclusione all'ultimo articolo del Credo :

1058. Se è vero che nessuno può salvarsi da se stesso, è anche vero che Dio « vuole che tutti gli uomini siano salvati » (l Tm 2, 4) e che per lui « tutto è possibile » (Mt l9, 26).

Prendiamo in considerazione l'essenziale : Tutto è possibile a Dio ; ora, Dio vuole che tutti siano salvati : dunque tutti saranno salvati dal loro Dio Onnipotente e Misericordioso. Vero o falso ? L'autore punta su “ Vero ”. È “ Falso ” ! Questa prima eresia ne genererà altre dieci, venti, mutando il terribile dramma del destino umano in una felice pastorale... illusoria, empia, deludente e crudele.

« IL MONDO È STATO CREATO PER LA GLORIA DI DIO. »

288. La rivelazione della creazione è cosi inseparabile dalla rivelazione e dalla realizzazione dell'Alleanza di Dio, l'Unico, con il suo Popolo. La creazione è rivelata come il primo passo verso tale Alleanza, come la prima e universale testimonianza dell'amore onnipotente di Dio.

294. « Infatti la gloria di Dio è l'uomo vivente e la vita dell'uomo è la visione di Dio » (Sant. Irenea). Il fine ultimo della creazione è che Dio, « che di tutti è il Creatore, possa anche essere “ tutto in tutti ” (1 Cor 15, 28) procurando ad un tempo la sua gloria e la nostra felicità ».

“ Noi ”, significa noi. E “ tutti ”, sono tutti gli uomini. La “ nostra felicità ” è la vita in Dio sulla terra e in cielo per l'eternità. È tuttala felicità di Dio in tutti.

865. Allora [alla fine dei tempi] tutti gli uomini da lui redenti, in lui resi «santi e immacolati al cospetto» di Dio « nella carità » (Ef 1, 4) saranno riuniti come l'unico Popolo di Dio...

Qua e là, sono evocati i poveri dannati, ma sono come se non contassero, una quantità trascurabile e un'insignificanza assoluta. Ciò è accennato troppo velocemente, vi ritorneremo sopra.

DIO ? IL SUO NOME È SANTO, LA SUA VOLONTÀ È SOVRANA

Lo ignoranno e lo odiano coloro che pretendono di asservirlo
alle loro intenzioni ed esigenze.

TUTTI PREDESTINATI ? LA TRUFFA DI UN ORGOGLIO DIABOLICO.

260. Il fine ultimo dell'intera Economia divina è che tutte le creature entrino nell'unità perfetta della Beata Trinità.

Ebbene ! Con o senza abito nuziale, l'uomo è a casa sua nella dimora di Dio e al primo posto ! Per il CCC, non sussiste problema. Imbrogliare con la stessa parola di Dio non vuol dire mentire, quando questo va nel senso dell'Orgoglio umano ! È per questo motivo che troviamo citata o ricordata quattordici volte, benché mai interamente nè esattamente, la parola di san Paolo, una delle più esplicite della Bibbia riguardo alla predestinazione dei santi alla grazia e alla vita eterna.

Talvolta, il CCC tratta di questo mistero con un tono di speranza e di preghiera per la nostra salvezza, di noi tutti (1821, 2012), più frequentemente siamo immersi nell'equivoco (313, 395, 501, 2852) ; talvolta questa predestinazione si riferisce a tutti gli uomini, all' « uomo » (1161). Ma infine, la sua citazione più estesa, apparentemente integrale, mutila questa Parola divina e ispirata, per contraddirla surrettiziamente. Non lo si constata. Il passo essenziale, verità dogmatica capitale, lo ricollocherò visibilmente al suo posto poiché rimpiazzato nel CCC, da tre inutili puntini di sospensione. Ecco :

LA SANTITA CRISTIANA.

2012. « Sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, [coloro che sono stati chiamati secondo i suoi disegni. poiché] quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del Figlio suo, perchè egli sia il primogenito tra molti fratelli ; quelli poi che ha predestinati li ha anche chiamati; quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; quelli che ha giustificati li ha anche glorificati. » (Rm 8, 28-30)

Al prezzo di una leggera bugia per omissione, l'eresia diventa nuovo dogma e questo dogma dell'orgoglio umano governa tutta la fede cattolica al servizio di questa gnosi umanista, secondo la quale L'UOMO SI FA DIO, secondo il suo diritto, grazie all'AMORE INFINITO DI DIO PER LUI. Ne ritroveremo le conseguenze in tutte le pagine.

CONSIDERAZIONI DOGMATICHE.

Non mi oppongo per superficialità alle novità dogmatiche di questo sedicente Catechismo. Nel 1946, nel seminario di Parigi mi sono opposto a questa eresia ispirata da Baio ma con un ottimismo altrettanto delirante quanto il suo pessimismo. L'eresia era sostenuta dal Sig. Callon, mio professore di dogmatica, adepto del padre de Lubac il cui libro “ Il soprannaturale ” sarà poi censurato da Roma. Nel 1989, quando muore lo stesso de Lubac, tutta la Chiesa celebra la sua gloria per la sua dottrina sulla Creazione dell'uomo per dei fini immediatamente soprannaturali, precedentemente condannata dalla Chiesa e divenuta poi pietra angolare del culto dell'Uomo proclamato dal Concilio. Tutte le banderuole teologiche si erano indirizzate su de Lubac, girandosi al vento dominante.

Ecco dunque questa eresia, alla prima riga delle settecento pagine di questo Catechismo, che le corrompe tutte :

LA VITA DELL’UOMO – CONOSCERE E AMARE DIO

1.Dio, infinitamente Perfetto e Beato in Se stesso, per un disegno di pura bontà, ha liberamente creato l'uomo per renderlo partecipe della sua vita beata. Per questo...

Fermiamoci qui. Tutto è virtualmente perduto.

Certamente questo postulato è vero, storicamente e esistenzialmente. Ma è teologicamente e fenomenologicamente falso. Si può servirsene per ingannare ma lo si fa violando la fede cattolica e portando l'insulto nei confronti di Dio fino all'apostasia e l'orgoglio dell'uomo fino all'autolatria. « Due amori hanno fondato due città: l'amore di Dio fino al disprezzo o all'oblio di se stessi ; l'amore dell'uomo fino al disprezzo e all'oblio di Dio. » Poiché ecco la verità radiosa del nostro dogma cattolico :

Tra l'opera della creazione dell'uomo da parte di Dio e il piano misterioso, talmente inaspettato ! d'innalzare i miliardi di esseri umani alla partecipazione della Vita stessa dell'adorabile Trinità, per una follia d'amore incomprensibile agli angeli e agli uomini, vi è sempre stato nella fede della Chiesa - e nella filosofia degli uomini -, uno iato insormontabile.

Dio, avendo « liberamente » creato,« In principio », Adamo e Eva, doveva, nei confronti di Se stesso, per semplice coerenza mentale e giustizia naturale, dar loro per Legge di amarsi, di crescere e moltiplicarsi, di dominare la terra e viverci bene. Così come di conoscerLo e di amarLo, Lui, il loro Creatore e la loro benevola Provvidenza. Tùtto l'ordine naturale, ecologico, politico, morale e religioso ne è uscito fuori e ha sopravvissuto al peccato. Questa sorta di esigenza filosofica, san Tommaso l'esprime nel suo splendido latino : « Desiderium naturale non potest esse inane. » Per tutto ciò di cui la natura necessitava, Dio ha voluto provvedervi con il Paradiso per tutto il genere umano solidale, alla sola condizione della sua fedeltà ai doveri d'azione di grazie che gli saranno dettati dalla sua religione naturale.

A questo primo piano, l'amore di Dio per la sua creatura, e segretamente per la più santa, la più saggia, amante, pura e splendente di tutte, l'Immacolata Concezione, Maria sempre Vergine ! lo spinse ad aggiungere nuove relazioni, d'ordine soprannaturale ! con i nostri primi Padri, come un Padre con i suoi figli adottivi, uno Sposo con la sua sposa, un Maestro e Amico con degli intimi compagni e fratelli ! Questa Alleanza rinnovava evidentemente la pura gratuità della prima Creazione, ma dipendeva anche, riguardo ai suoi fini prossimi e al suo fine ultimo, riguardo ai suoi mezzi e alle sue condizioni, dal solo e puro BENEPLACITOdi questa Santa Trinità alla quale, la sua creatura sì privilegiata, non poteva che rispondere con il più grande slancio di una sottomissione piena d'azione di grazie e d'amore : Magnificat anima mea Dominum...

Mai avremmo potuto immaginare che, un giorno, la Chiesa potesse riesaminare il contratto di questa Alleanza per denunciarne l'ingiustizia e esigerne la correzione in virtù dei diritti assoluti, incondizionati, uguali, liberi e universali degli uomini all'Amore di Dio, al suo esercizio Onnipotente per la piena riuscita di tutti i desideri e sogni della loro umanità solidale in questo mondo e in quell'altro. Come se l'aver avuto la disgrazia di creare il genere umano per Amore e con grazia, conducesse Dio a diventare schiavo dell'Uomo !

Ho detto abbastanza. Esamineremo tutte le tappe di questo ribaltamento delle sorti: il Dio potente rovesciato dal trono dalla sua stessa Legge d'amore, e l'esaltazione degli uomini fino al bramato trono in nome della dignità nella quale Lui li ha creati, volendo vederli crescere e dominare il mondo !

ANATEMA.

Se qualcuno dice che non vi è differenza tra l'ordine naturale della prima Creazione e le sue stesse esigenze e l'ordine soprannaturale della predestinazione alla grazia e alla gloria divina, considerato effetto di un amore di Dio per l'uomo, assoluto, incondizionato e universale, escludendo ogni dannazione, che sia anatema.