LIBRO D'ACCUSA CONTRO IL “CCC”

SETTIMA ERESIA 
L’errore di un popolo di Dio, convocato, 
condotto dallo Santo Spirito, 
Dio solo sa dove ! Dio solo sa come !

TUTTA la scienza di un oggetto studiato dall’uomo risiede, secondo il Filosofo, nella sua definizione. Bisogna però che la sua definizione sia esatta e, se sono possibili varie definizioni, bisogna essere attenti a non scartarne nessuna e a completarle le une con le altre. Dell’Oggetto di cui trattiamo, cioè la Chiesa Cattolica alla quale questo Catechismo si riferisce, sono state proposte molte definizioni.

Il CCC ne elenca tre : Popolo di Dio, Corpo di Cristo, Tempio dello Spirito Santo (781), che sembra mettere sullo stesso piano. Di fatto, egli ha scelto, con il Concilio, la novità. Ma non lo dice. Mezzo secolo fa, in effetti, una violenta offensiva era stata rivolta contro una definizione della Chiesa prevalentemente giuridica, il cui vantaggio secolare consisteva almeno nell’essere esatta, precisa e completa nel suo ambito canonico e in più, nel ridurre a mal partito l’eresia luterana - calvinista ! La Chiesa della Contro- Riforma si definiva : la società perfetta, visibile e gerarchica, fondata da Gesù Cristo, i cui membri aderivano alla stessa dottrina nella sottomissione alla stessa autorità romana, con lo scopo di ottenere, mediante la grazia dei sacramenti, la vita eterna.

Il Papa Pio XII completò questa definizione canonica con quest’altra, profondamente dogmatica, allegorica e spirituale, quella del “ Corpo mistico di Cristo ”, il 29 giugno 1943, fra gli applausi generali. La bilancia era composta da due parti sostanziali di questo mistero, con la considerazione dello Spirito Santo come l’“ Anima increata ” di questo Corpo sociale, e quella della gerarchia come la sua “ anima creata ”, interamente dipendente da Cristo, suo Fondatore e Capo sovrano.

Quanto all’idea di “ Popolo di Dio ”, riabilitata dal Padre Clérissac, era molto necessaria e molto feconda, ma bisogna dirlo, molto “ reazionaria ”. Poiché essa ricordava ai membri della Chiesa, che essi erano delle anime ma anche dei corpi e che la loro vita spirituale doveva anche santificare la loro vita in società e trasformare le loro comunità umane, in particolare i loro Stati politici, le loro nazioni, in cristianità.

Nel 1950, l’insieme di questa ecclesiologia aveva raggiunto una rara perfezione di cui è testimonianza l’opera monumentale del cardinale Journet, La Chiesa del Verbo Incarnato.

Tutto venne ribaltato da un’insopportabile campagna di denigrazione anarchica. Venne rifiutata la Mystici Corporis, senza un motivo dimostrabile, venne rifiutato l’ordine canonico al quale la Chiesa doveva, da sempre, la sua stabilità e la sua fecondità. Quanto alla nozione di “ Popolo di Dio ”,essa fu oggetto di uno sviamento dei termini e di un rovesciamento dell’idea cattolica che sosteneva, a vantaggio di un’idea democratica che attribuisce alle masse fedeli, il diritto e la capacità di governarsi da sé stesse tramite una gerarchia pronta ad ascoltarle per ciò che riguarda la fede, la legge e la vita quotidiana della Chiesa.

Quest’idea s’impose al Concilio ed è quella che ritroviamo in questo Catechismo. Idea parziale e settaria di un “ Popolo di Dio ” di cui lo Spirito Santo è la forza invisibile e dunque inverificabile, che muove mediante la sua immediata animazione e le sue continue ispirazioni, tutti ed ognuno dei fedeli, laici, religiosi o della gerarchia, verso delle forme moderne di pensiero, di volontà e d’azione : molto lontane, comunque, dalla realtà istituita da Cristo e conservata dalla Chiesa romana.

La novità è populista e carismatica. La piramide gerarchica è rovesciata, secondo le parole del card. Suenens, a favore di un’atmosfera di libertà, d’uguaglianza, di servizio e di fraternità, per l’avvento della “ civiltà dell’amore ” annunciata dal papa Paolo VI.

Ciò nonostante, le istituzioni tradizionali sussistono e salvono un’apparenza di coerenza, un’armatura, una colonna vertebrale a questo involto di carne disarticolata, decere- brata, nervosa e flaccida chiamato pomposamente il Popolo di Dio, che io concepisco e scrivo come: popolo di dei.

Entriamo dunque in questa novità conciliare nella quale ci immerge il nostro Catechismo. Lo scisma e l’eresia si trovano ad ogni pagina, sotto l’azione di questo stesso “ Spirito ” sbrigliato, sfrontato che abbiamo appena dimostrato essere la contraffazione diabolica del Santo Spirito che Gesù Cristo soffia nella sua Chiesa per permetterle di fare le sue opere e di portare così molto frutto.

ARGOMENTO.

LA CHIESA, POPOLO CHE DIO RACCOGLIE DAL MONDO

752. Nel linguaggio cristiano, il termine « Chiesa » designa l’assemblea liturgica, ma anche la comunità locale o tutta la comunità univerale dei credenti. Di fatto questi tre significati sono inseparabili. La « Chiesa » è il popolo che Dio raduna nel mondo intero. Essa esiste nelle comunità locali e si realizza come assemblea liturgica, soprattutto eucaristica. Essa vive della Parola e del Corpo di Cristo, divenendo così essa stessa Corpo di Cristo.

« LA CHIESA È IL POPOLO CHE DIO RADUNA NEL MONDO INTERO. » Ecco allo stato puro, la chimera luterana, lamen- nesiana, teilhardiana, la nuova gnosi, l’eresia assoluta di una teo-democrazia, dove Dio “ l’Unico ” e i popoli del mondo sarebbero miracolosamente uniti prima di qualsiasi istituzione visibile, nè sacramenti nè conoscenza di Gesù Cristo ! Ebbene, seppure appena inventata, a questa utopia inesistente è stata subito assegnata una funzione mondiale :

LA CHIESA, SACRAMENTO UNIVERSALE DI SALVEZZA

776. In quanto sacramento, la Chiesa è strumento di Cristo. « Nelle sue mani essa è lo strumento della Redenzione di tutti », « il sacramento universale della salvezza », attraverso il quale Cristo « svela e insieme realizza il mistero dell’amore di Dio verso l’uomo ». Essa « è il progetto visibile dell’amore di Dio per l’umanità », progetto che vuole « la costituzione di tutto il genere umano nell’unico Popolo di Dio, la sua riunione nell’unico Corpo di Cristo, la sua edificazione nell’unico tempio dello Spirito Santo ».

Così si costruisce un sogno su un’altro sogno: quale creazione continua del Dio Unico e invisibile, questa comunità deve essere un segno « dell’intima unione degli uomini con Dio », e un sacramento o mezzo efficace per ricostituire « l’unità del genere umano » (775). Tutto ciò si fa o resta da fare, in maniera spontanea e misteriosa :

780. La Chiesa è in questo mondo il sacramento della salvezza, il segno e lo strumento della comunione di Dio e degli uomini.

È presto detto ! Fortunatamente dietro a questa finzione mirabolante rimane (ancora !) la vecchia istituzione ecclesiastica per perpetuarne il sostrato reale: quei 900 milioni di battezzati mantenuti nell’unità cattolica dalla gerarchia governata dal Papa !

Ancora un passo nella finzione, presa quale griglia d’analisi e progetto di sviluppo della religione mondiale, ed ecco qui :

LA CHIESA-POPOLO DI DIO RIUNITO NELLO SPIRITO

781. « In ogni tempo e in ogni nazione è accetto a Dio chiunque lo teme e opera la sua giustizia. Tuttavia piacque a Dio di santificare e salvare gli uomini non individualmente e senza alcun legame tra loro, ma volle costituire di loro un Popolo, che lo riconoscesse nella verità e santamente lo servisse. Si scelse quindi per se il popolo israelita, stabilì con lui un’alleanza e lo formò progressivamente... Tutto questo però avvenne in preparazione e in figura di quella Nuova e perfetta Alleanza che doveva concludersi in Cristo... cioè la Nuova Alleanza nel suo sangue, chiamando gente dai Giudei e dalle nazioni, perchè si fondesse in unità non secondo la carne, ma nello Spirito. »

Notate la intima contraddizione tra la finzione del « Popolo che Dio riunisce nel mondo intero », elevata a dogma principale, e la realtà alla quale la si identifica, e cioè quella del « Popolo d’Israele », che si è formato contro gli altri, a grandi colpi di spada ! Poi, saltando oltre, ci troviamo di fronte al fatto compiuto di « un popolo chiamato nello Spirito, proveniente dai Giudei e dalle nazioni » !

È dunque sempre, in questa retrospettiva idealista, un agglomerato « di ogni nazione, razza, popolo e lingua » (775) che non ha altra causa che « Dio », « lo Spirito di Dio » invisibile ! nè altro fine che la restaurazione con Lui ed in Lui dell’unità primitiva del genere umano : il sogno del ritorno al Paradiso terrestre, a forza di buoni sentimenti.

Tuttavia, il supporto a questa finzione era prima il popolo d’Israele, che esiste ancora ! ma al quale si aggiunge la Chiesa cattolica, realtà ambedue innegabili, senza contare le altre religioni, Chiese e sètte innumerevoli.

Il nostro Catechismo, non essendo ebreo ma richiamandosi alla Chiesa cattolica, e per questo riesce ad essere venduto a milioni di copie ! identifica arbitrariamente questo « popolo che Dio raccoglie dal mondo intero », il suo sogno, alla Chiesa nella quale esso si vende bene. Perchè non ad un’altra ?

LA CHIESA CATTOLICA... ASPETTANDO DI MEGLIO !

816a. « L’unica Chiesa di Cristo... » è quella « che il Salvatore nostro, dopo la sua Risurrezione, diede da pascere a Pietro, affidandone a lui e a gli altri Apostoli la diffusione e la guida... Questa Chiesa, in questo mondo costituita e organizzata come una società, sussiste (subsistit in) nella Chiesa cattolica, governata dal successore di Pietro e dai vescovi in comunione con lui. »

Questa è veramente la nostra fede. Ma perchè questa strana espressione : « subsistit in » ? « Questa Chiesa sussiste nella Chiesa cattolica » ? Cosa nasconde questo ? Quale raggiro ? Quale perversa intenzione ? Il seguito ce lo indica : questa è la Chiesa di ieri, la quale è « secondo la nostra fede », l’unica, la vera e la perfetta. Ma non è l’insieme del Popolo di Dio ». Anche altrove vi sono dei« credenti » che « Dio riunisce » :

816 b. Il decreto sull’Ecumenismo del Concilio Vaticano II esplicita : « Solo per mezzo della cattolica Chiesa di Cristo, che è lo “ strumento generale della salvezza ”, si può ottenere tutta la pienezza dei mezzi di salvezza. In realtà al solo Collegio apostolico con a capo Pietro crediamo che il Signore ha affidato tutti i beni della Nuova Alleanza, per costituire l’unico Corpo di Cristo sulla terra, al quale bisogna che siano pienamente incorporati tutti quelli che già in qualche modo appartengono al Popolo di Dio. »

Queste ultime parole riguarderebbero forse quelle anime oneste e sincere, sparse nel mondo e appartenenti a tante false religioni, ma predestinate, amate dal nostro Padre celeste che solo conosce la loro fede e le loro virtù, anime che « appartengono invisibilmente alla Chiesa visibile », come scriveva eccellentemente il cardinale Journet, e che vi si precipiterebbero se per grazia ne trovassero la traccia... ?

No, il CCC è molto più lungimirante, molto più largo. Prima di arrendersi al nemico, ha avuto uno slancio del cuore :

820. L’unità, Cristo l’ha donata alla sua Chiesa fin dall’inizio. Noi crediamo che sussista, « senza possibilità di essere perduta, nella Chiesa cattolica e speriamo che crescerà ogni giorno di più sino alla fine dei secoli ».

Poi, la speranza di vedere il mondo convertirsi alla Santa Chiesa cattolica lo ha abbandonato ed allora, come Giuda, si è risolto a tradire la sua vecchia fedeltà, la sua fede in Gesù Cristo, per abbandonarsi al sogno gnostico d’una nuova Chiesa secondo lo Spirito. Basta saper transigere e riconoscere che vi è del bene divino ovunque, poiché ovunque soffia lo Spirito. Con una scorza di ingenuità e molta malafede, ci si riesce !

CHI APPARTIENE ALLA CHIESA ?

836. « Tutti gli uomini chiamati a questa cattolica unità del Popolo di Dio..., alla quale in vario modo appartengono o sono ordinati sia i fedeli cattolici, sia gli altri credenti in Cristo, sia, infine, tutti gli uomini, che dalla grazia di Dio sono chiamati alla salvezza. »

È abbondantemente ingarbugliato : gli uni vi appartengono, gli altri vi sono chiamati, dunque finalmente tutti, sotto forme diverse e a gradi diversi, sono parti integranti, interessate o concernenti... ! tutti chiamate da Dio alla salvezza !

PER I CRISTIANI L’UNIONE É GIA IN CAMMINO.

838. « Con coloro che, battezzati, sono si insigniti del nome cristiano, ma non professano la fede integrale o non conservano l’unità della comunione sotto il successore di Pietro, la Chiesa sa di essere per più ragioni unita. » « Quelli infatti che credono in Cristo e hanno ricevuto debitamente il Battesimo sono costituiti in una certa comunione, sebbene imperfetta, con la Chiesa cattolica. » Con le Chiese ortodosse, questa comunione è cosi profonda « che le manca ben poco per raggiungere la pienezza che autorizza una celebrazione comune della Eucarestia del Signore ».

MA ANCHE PER GLI ALTRI, LO SPIRITO SOFFIA :

839. « Quelli che non hanno ancora ricevuto il Vangelo, in vari modi sono ordinati al Popolo di Dio. »

E innanzi tutto gli ebrei, i nostri “ fratelli maggiori ” :

Il rapporto della Chiesa con il Popolo Ebraico. La Chiesa, Popolo di Dio nella Nuova Alleanza, scrutando il suo proprio mistero, scopre il proprio legame con gli Ebrei, che Dio « scelse primi fra tutti gli uomini ad accogliere la sua parola ». A differenza delle altre religioni non cristiane, la fede ebraica è già risposta alla rivelazione di Dio nella Antica Alleanza. È al popolo ebraico che appartengono « l’adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse, i patriarchi; da essi proviene Cristo secondo la carne » (Rm 9,4-5) perchè « i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili » (Rm 11, 29).

840. Del resto, quanto si considera il futuro, il popolo di Dio dell’Antica Alleanza e il nuovo popolo di Dio tendono a fini analoghi : l’attesa della venuta (o del ritorno) del Messia. Tale attesa è, da una parte, rivolta al ritorno del Messia, morto e risorto, riconosciuto come Signore e Figlio di Dio. Ma dall’altra è rivolta alla venuta del Messia, i cui tratti rimangono velati, alla fine dei tempi, e questa attesa è accompagnata dall’ignoranza o dal misconoscimento di Gesù Cristo.

I musulmani anche appartengono, praticamente, alla Chiesa, anche se non ne hanno (ancora) coscienza. Non obbediscono forse anche loro alla volontà del Dio Unico che riunisce il suo popolo da tutta la terra ?

841. Le relazioni della Chiesa con i Musulmani. « Il disegno della salvezza abbraccia anche coloro che riconoscono il Creatore, e tra questi in primo luogo i Musulmani, i quali, professando di tenere la fede di Abramo, adorano con noi un Dio unico, misericordioso, che giudicherà gli uomini nel giorno finale. »

Più ci si allontana dalla Chiesa e anche da Gesù Cristo, più tutto viene semplificato e si scopre che l’opera dello Spirito di Dio procura la salvezza a tutte le creature :

842. Il legame della Chiesa con le religioni non cristiane è anzitutto quello della comune origine e del comune fine del genere umano :

Infatti tutti i popoli costituiscono una sola comunità. Essi hanno una sola origine poiché Dio ha fatto abitare l’intero genere umano su tutta la faccia della terra; essi hanno anche un solo fine ultimo, Dio, del quale la provvidenza, la testimonianza di bontà e il disegno di salvezza si estendono a tutti, finché gli eletti si riuniscano nella città santa.

Chi avrebbe mai immaginato nel 1950, che un giorno Roma promulgasse un Catechismo nel quale la Chiesa osasse prostituirsi ad ogni popolo, ad ogni religione e irreligione, pagando, come disse Ezechiele, buon profeta, i suoi amanti venuti da tutta la terra per carezzarla e lordarla con tutte le loro ignobili e insensate idolatrie ! Dov’è l’adagio della nostra antica fede romana « Fuori dalla Chiesa non c’è salvezza » ?

Il CCC risponde.

846. Come bisogna intendere questa affermazione spesso ripetuta dai Padri della Chiesa? Formulata in modo positivo, significa che ogni salvezza viene da Cristo-Capo per mezzo della Chiesa che è il suo Corpo : Il Concilio... insegna, appoggiandosi sulla Sacra Scrittura e sulla Tradizione, che questa Chiesa pellegrinante è necessaria alla salvezza. Infatti solo Cristo, presente per noi nel suo Corpo, che è la Chiesa, è il mediatore e la via della salvezza; ora egli, inculcando espressamente la necessità della fede e del Battesimo, ha insieme confermata la necessità della Chiesa, nella quale gli uomini entrano mediante il Battesimo come per la porta. Perciò non potrebbero salvarsi quegli uomini, i quali, non ignorando che la Chiesa cattolica è stata da Dio per mezzo di Gesù Cristo fondata come necessaria, non avessero tuttavia voluto entrare in essa o in essa perseverare.

847. Questa affermazione non si riferisce a coloro che, senza loro colpa, ignorano Cristo e la Chiesa : Infatti, quelli che senza colpa ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, e tuttavia cercano sinceramente Dio, e sotto l’influsso della grazia si sforzano di compiere con le opere la volontà di Dio, conosciuta attraverso il dettame della coscienza, possono conseguire la salvezza eterna.

848. « Benché Dio, attraverso vie a lui note, possa portare gli uomini, che senza loro colpa ignorano il Vangelo, alla fede, “ senza la quale è impossibile piacergli ” (EB, 11, 6), è tuttavia compito imprescindibile della Chiesa, ed insieme sacro diritto, di evangelizzare » tutti gli uomini.

Parole vane, parole mentitrici, parole arroganti. Come il discorso che segue il quale tratta con la stessa falsità del mandato missionario della Chiesa. Dietro alle parole che ribadiscono la nostra fede cattolica, si disegna la gnosi di un universalismo dello Spirito, eminentemente teilhardiano e, oso dirlo, wojtyliano poiché sono gli stessi discorsi del Papa :

LA MISSIONE, UN’ESIGENZA DELLA CATTOLICITA.

849. Il mandato missionario. « Inviata da Dio alle genti per essere “ sacramento universale di salvezza ”, la Chiesa, per le esigenze più profonde della sua cattolicità e obbedendo all’ordine del suo fondatore, si sforza d’annunciare il Vangelo a tutti gli uomini. » « Andate dunque e ammestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. » (Mt 28, 19-20)

Questo va bene ! Ma se il sale perde il suo sapore ?

854. Per mezzo della sua stessa missione, la Chiesa « cammina insieme con l’umanità tutta e sperimenta assieme al mondo la medesima sorte terrena, ed è come il fermento e quasi l’anima della società umana, destinata a rinnovarsi in Cristo e a trasformarsi in famiglia di Dio ». L’impegno missionario esige dunque la pazienza. Incomincia con l’annunzio del Vangelo ai popoli e ai gruppi che ancora non credono a Cristo ; prosegue con la costituzione di comunità cristiane che siano « segni della presenza di Dio nel mondo », e con la fondazione di Chiese locali, avvia un processo di inculturazione per incarnare il Vangelo nelle culture dei popoli ; non mancherà di conoscere anche degli insuccessi. « Per quanto riguarda gli uomini, i gruppi e i popoli, solo gradatamente la Chiesa li raggiunge e li penetra, e li assume così nella pienezza cattolica. »

La pazienza è così grande, che alla fine si inizia a dubitare di un risultato aleatorio e ci si risolve a consolidare ognuno nel suo proprio credo, per la sua felicità in questo mondo e in quell’altro, nella comunione in uno stesso Spirito divino, adorato sotto forme diverse :

856. L’attività missionaria implica un dialogo rispettoso con coloro che non accettano ancora il Vangelo. I credenti possono trarre profitto per sé stessi da questo dialogo, imparando a conoscere meglio « tutto ciò che di verità e di grazia era già riscontrabile, per una nascosta presenza di Dio, in mezzo alle genti ». Se infatti essi annunziano la Buona Novella a coloro che la ignorano, è per consolidare, completare ed elevare la verità e il bene che Dio ha diffuso tra gli uomini e i popoli, e per purificarli dall’errore e dal male « per la gloria di Dio, la confusione del demonio e la felicità dell’uomo ».

... Ma con cosa lo saleremo ?

752. La « Chiesa » è il popolo che Dio raduna nel mondo intero.

Pietosa definizione di un Catechismo di rinnegati che non hanno più altra Chiesa che il Mondo di Satana.

ANATEMI.

I. Se qualcuno dice inaccettabile la parola di Gesù Cristo riportata da san Marco: « Chi avrà creduto e sarà stato battezzato, sarà salvo ; chi poi non avrà creduto, sarà condannato » (Me 16, 16), che sia anatema.

II. Se qualcuno dice che la Chiesa “ sussiste nella ” Chiesa cattolica romana, a significare che il popolo dei giusti riuniti dallo Spirito forma una più vasta comunità ideale che Dio solo conosce e considera sua, che sia anatema.

III. Se qualcuno dice che le comunità scismatiche, eretiche o scomunicate sono ancora dei mezzi di salvezza sufficiente, a causa delle ricchezze cristiane conservate, nonostante il loro vizio fondamentale che le oppone alla Chiesa di Gesù Cristo, che sia anatema.

IV. Se qualcuno dice che i sacramenti ricevuti nell’eresia e nello scisma sono sufficienti ad assicurare l’unione delle persone e delle comunità dissidenti alla solo Chiesa, che sia anatema

V. Se qualcuno riconosce la religione talmudica come erede dell’Alleanza mosaica, in attesa del Messia promesso che è stato a lei riservato, che sia anatema

VI. Se qualcuno dice che il Dio Unico degli ebrei e degli islamici è il Dio cristiano, facendo così ingiuria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo nella loro Santissima Trinità consustanziale, che sia anatema.

VII. Se qualcuno osa affermare positivamente che sono nella grazia qui sulla terra o in Cielo presso Dio, delle anime o delle moltitudini che vivono o hanno vissuto, dopo la venuta di Cristo, fuori dalla Chiesa ledendo i segreti della predestinazione divina, che sia anatema.

VIII. Se qualcuno dice che lo Spirito Santo opera per la raccolta del genere umano e della sua unione con Dio all’in-fuori di Gesù Cristo e della sua Chiesa che sia anatema.